Il mito delle
Ore ha varie interpretazioni. In principio erano le dee dell'ordine nella natura e delle stagioni; le ancelle di Zeus che aprono e chiudono le porte del Cielo, facevano parte, insieme alle
Carìti del corteo di Afrodite; figlie di
Zeus e di Temi:
Thallo, la dea che rappresentava la fioritura delle piante e quindi identificata con la primavera;
Auso o
Auxo, che rappresentava il rigoglio estivo,
Carpo, la dea che rappresentava la maturità e il frutto delle piante, identificata con la stagione autunnale. In seguito, in quanto figlie di Temi(l'Ordine universale) furono associate alle leggi morali; secondo Esiodo, erano tre e si chiamavano
Eunomia, la legalità,
Dike, il diritto, ed
Eirene o
Irene, la pace. Solo in seguito furono connesse con le suddivisioni del giorno; i greci ne contavano dieci, i romani dodici, tutte danzanti intorno al carro del Sole.
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