Apollo

Apollo era il fratello gemello di Artemide, la Luna, e nacque sull'isola Asteria, poi chiamata in suo onore Delo, dall'amore di Zeus e Leto(Latona).Dio splendente della luce, il Sole. Spesso fu identificato con Helios, da Euripide in poi. I poeti più antichi, invece, facevano una netta distinzione tra i due: Apollo, dio della salute, della poesia e del canto ed Helios, la sola divinità solare. Helios, era figlio di Iperione e Thea, fratello perciò di Selene, la Luna. Ogni mattina sale ad oriente su dalle acque del fiume Oceano, per condurre nel cielo il carro del Sole, tirato da quattro cavalli che gettano fuoco dalle narici; poi percorso tutto il cielo scende ad occidente, a bagnarsi ancora nel fiume Oceano. Durante la notte con una bacchetta d'oro si fa riportare ad oriente, per riposare nel suo palazzo. Helios ebbe due figli, Fetonte e Eete, il re della Colchide, e parecchie figlie, Circe, Merope, Faetusa e Pasifae, che vennero chiamate le Heliadi.
Come dio del Sole, Apollo portava sulla Terra la primavera, facendo sbocciare i fiori, poi con l'arrivo dell'estate, coi suoi raggi potenti faceva appassire e morire ciò che aveva creato in primavera. Era il dio che doveva annunciare agli uomini la volontà di Zeus, per questo era il dio dei vaticini, degli oracoli; famoso l'oracolo in suo onore, Delfi. Come dio della salute aveva anche il potere contrario, quello di mandare mali a coloro che voleva punire. Tutte le morti improvvise erano da reputare alle sue frecce letali; è lanciando col suo arco d'argento che Apollo, irritato per l'ingiusto oltraggio fatto al suo sacerdote Crise, diffuse la peste nel campo greco come è descritto nell'Iliade. Apollo, dio del sole e della luce, della salute, dei vaticini è anche e specialmente il dio del canto, della musica e della poesia. Non per nulla, nascendo, le prime parole che Apollo pronunciò richiesero che gli si desse un cetra. La dimora preferita di Apollo non era l'Olimpo, ma il Parnaso, ai piedi del quale era il suo principale oracolo, Delfi. Qui Apollo amava riposare e suonare la lira, circondato dalle Muse, sue ancelle, che danzavano e cantavano in coro. Veniva raffigurato giovane, senza barba come un adolescente, con una lunga chioma; il suo volto era sereno e dolce; la fronte era incoronata da mirto e alloro, in mano portava la cetra. Oltre la cetra, altri suoi attributi erano, l'arco, le frecce, la faretra, il cigno, lo sparviero, il lupo e la cicala.

Nessun commento:

Posta un commento