Alla notizia, Hera andò incontro al carro e quando si precipitò sulla rivale, le strappò le vesti e si accorse che si trattava di un fantoccio. L'intelligente dea capì la lezione del marito, sorrise e tornò all'Olimpo accanto a lui. Hera veniva raffigurata nel fiore della sua beltà matronale, col viso incorniciato da folti capelli, con lo splendore di occhi grandi, il cui sguardo era dolce e ispirava venerazione. Per lo più veniva ritratta assisa sul trono: con una mano reggeva una melagrana, simbolo del matrimonio e della fecondità, essendo la dea protettrice dei matrimoni e dei parti; con l'altra mano teneva lo scettro sormontato da un cuculo, l'uccello di primavera, in ricordo della forma sotto la quale le si era presentato Zeus quando aveva chiesto la sua mano di sposa. Hera veniva adorata con particolare solennità ad Argo e Samo. Le erano consacrati, oltre al cuculo, la cornacchia e il pavone.
Hera
Alla notizia, Hera andò incontro al carro e quando si precipitò sulla rivale, le strappò le vesti e si accorse che si trattava di un fantoccio. L'intelligente dea capì la lezione del marito, sorrise e tornò all'Olimpo accanto a lui. Hera veniva raffigurata nel fiore della sua beltà matronale, col viso incorniciato da folti capelli, con lo splendore di occhi grandi, il cui sguardo era dolce e ispirava venerazione. Per lo più veniva ritratta assisa sul trono: con una mano reggeva una melagrana, simbolo del matrimonio e della fecondità, essendo la dea protettrice dei matrimoni e dei parti; con l'altra mano teneva lo scettro sormontato da un cuculo, l'uccello di primavera, in ricordo della forma sotto la quale le si era presentato Zeus quando aveva chiesto la sua mano di sposa. Hera veniva adorata con particolare solennità ad Argo e Samo. Le erano consacrati, oltre al cuculo, la cornacchia e il pavone.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento